30/4/2009
Oggi 30 aprile 2009 ore 10.37

Poche ore e sapremo cosa ci ha riservato il destino.
Poche ore che incarnano un anno di sacrifici, di impegni quotidiani, di sorrisi e di amarezze, di feste e di lotte, di allenamenti e di preoccupazioni, tante persone che oggi terranno stretti nel proprio pugno, quella manciata di minuti nella sola speranza di poter vedere il nostro carro, i nostri buoi, attraversare per primi il centro del paese e per primi rendere grazie a Dio e a San Leo nell’esultanza di chi, aprendo quel pugno, lascerà volare come coriandoli un anno di sforzi per far si, che quell’istante, diventasse realtà.
Prima di sedermi a scrivere questo pensiero, ho fatto un giro in piazza, ho guardato i volti delle persone, in particolare di quelli che saranno impegnati durante la corsa. Sembrava che tutti avessero lo stesso sorriso, un ghigno stampato in faccia, quasi ad avere una maschera acquistata ad una delle tante bancarelle, necessaria per nascondere la tensione dell’attesa, il nervosismo dell’attore alla sua prima teatrale mentre, prima di apparire al pubblico, ripete la sua parte ostentando sicurezza.
Poche ore per quei pochi minuti dove le storie di tante persone si intersecheranno come tante rette formando un disegno astratto, tipico della scuola di Paul Klee, ma dove chi saprebbe leggerlo, capirebbe cosa significa per ognuno di noi sanmartinesi la nostra Carrese.

Un in bocca a lupo a tutti e che Dio benedica questa giorno e ci protegga.